In Gran Bretagna, è stato elaborato uno studio di coorte prospettico per esaminare le associazioni tra una dieta vegetariana e l’assunzione di fibra alimentare con il rischio di malattia diverticolare.
Hanno partecipato allo studio 47.033 uomini e donne che vivono in Inghilterra ed in Scozia, di cui 15.459 ( 33% ) seguivano una dieta vegetariana.
La dieta del gruppo è stata valutata al basale; l’assunzione di fibre alimentari è stata stimata con l’ausilio di un questionario per la frequenza alimentare convalidato articolato in 130 voci.
Dopo un follow-up di 11.6 anni, ci sono stati 812 casi di malattia diverticolare ( 806 ricoveri in ospedale e 6 decessi ).
Dopo aggiustamento per variabili confondenti, i vegetariani avevano un rischio inferiore del 31% ( rischio relativo, RR=0.69 ) per la malattia diverticolare rispetto ai mangiatori di carne.
La probabilità cumulativa di ricovero ospedaliero o morte per malattia diverticolare in età compresa tra 50 e 70 anni per i mangiatori di carne è stata del 4.4% rispetto al 3.0% per i vegetariani.
E’ risultata anche una relazione inversa con l’assunzione di fibre nella dieta; i partecipanti nel più alto quintile ( maggiore o uguale a 25.5 g/die per le donne e maggiore o uguale a 26.1 g/die per gli uomini ) avevano un rischio inferiore del 41% ( 0.59, P per trend inferiore a 0.001 ) rispetto a quelli nel più basso quintile ( minore di 14 g/die per le donne e gli uomini ).
Dopo regolazione reciproca, sia la dieta vegetariana sia una più alta assunzione di fibre sono risultate significativamente associate a un rischio inferiore di malattia diverticolare.
In conclusione, una dieta vegetariana e un elevato apporto di fibre alimentari sono stati entrambi associati a un minor rischio di ricovero ospedaliero o morte per malattia diverticolare.
Fonte : Crowe FL et al, British Medical Journal 2011; 343: d4131
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